Il ciclo di verniciatura anticorrosione C5-M: massima protezione dagli ambienti marini

La scelta del ciclo di verniciatura ha un forte impatto sul prodotto finito. Sbagliare il ciclo significa correre dei rischi che spesso non ci si può permettere, soprattutto per tutti quegli articoli dal cui funzionamento dipende un intero ecosistema progettuale e il cui imprevisto deterioramento può comportare gravi danni e perdite. La domanda sorge quindi spontanea: cosa è necessario fare per scegliere il miglior ciclo di verniciatura?

 

La norma ISO 12944: Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura

Partiamo dal concetto fondante: la norma ISO 12944 definisce la protezione dalla corrosione delle strutture di acciaio mediante verniciatura protettiva. Oltre ad introdurre i concetti chiave, questa norma si occupa di classificare gli ambienti in cui gli articoli si troveranno ad operare, le considerazioni sulla progettazione, la durata della protezione, i tipi di superficie, i cicli di verniciatura, le prove di laboratorio e la manutenzione.

 

Tutte queste considerazioni sono fondamentali nel momento in cui si va a scegliere un ciclo di verniciatura. Si pensi ad esempio alla durata: è classificata in bassa (2-5 anni), media (5-15 anni) e alta (più di 15 anni). Ovviamente il ciclo di verniciatura coinvolto cambierà nel caso in cui la durata richiesta sia di 5 o di 20 anni, e cambierà anche in base al tipo di articolo da trattare; se un articolo avrà un processo di manutenzione complesso, o se il suo ciclo di vita previsto sarà abbastanza lungo, anche la durata della verniciatura dovrà andare di pari passo e allungarsi di conseguenza.

 

Un altro aspetto da non trascurare è la durabilità di un sistema di verniciatura protettiva, che può dipendere da diversi fattori, come ad esempio:

  • Ciclo di verniciatura
  • Progettazione della struttura
  • Preparazione del supporto
  • Tipologia del supporto
  • Condizioni di esposizione
  • Condizioni di manutenzione

La classe di durabilità non significa “garanzia di durata”, ma rappresenta un supporto per aiutare nella stesura di un programma di manutenzione adeguato al fine di soddisfare le aspettative sulla resistenza alla corrosione del manufatto. Le caratteristiche costruttive del manufatto da sottoporre a ciclo di verniciatura per durabilità all’esterno sono elencate direttamente nella norma ISO 12944.

 

articolo verniciato cataforesi resistenza acqua

 

Come scegliere il ciclo di verniciatura giusto

Fatte queste debite premesse, è bene valutare di che tipo di ciclo di verniciatura si necessita. Come anticipato, bisogna tener conto dell’aspettativa di durata della verniciatura, delle caratteristiche del luogo in cui l’articolo verrà esposto, della natura e del tipo del supporto, delle sue caratteristiche progettuali ed estetiche.

 

Gli ambienti atmosferici rappresentano uno dei punti più importanti di questo elenco: altro non sono che il luogo in cui l’articolo verrà installato o sarà destinato ad operare, comprensive di tutte le criticità del caso, corrosività inclusa.

 

Questi ambienti sono classificati in sei categorie distinte, dal meno al più “impegnativo”, e chiaramente dove la corrosività sarà più elevata si necessita di cicli di verniciatura più efficienti.

 

Classifica e descrizione degli ambienti atmosferici:

 

CLASSIFICAZIONE ESEMPI DI AMBIENTE IMMAGINE 
C1 – molto bassa Ambienti riscaldati e puliti, come ad esempio uffici e negozi. sala-riunioni-ufficio
C2 – bassa Aree rurali, aree a basso inquinamento. Edifici dove può verificarsi il deposito della condensa, come nel caso dei locali sportivi, dei magazzini o dei terminal degli aeroporti (foto a lato). aeroporto-interno
C3 – media Atmosfere urbane ed industriali con moderate emissioni. Ambienti di produzione con alta umidità (nella foto a fianco l’interno di un birrificio), lavanderie, industrie alimentari in genere. birrificio
C4 – alta Aree industriali e zone costiere, impianti chimici (foto a lato), piscine. impianto-chimico
C5-I – molto alta (industriale) Aree industriali con elevata umidità e/o atmosfere aggressive, aree con condensa quasi permanente e/o con alto inquinamento. Nella foto a lato, lo stadio Adrar, sito ad Agadir (città portuale del Marocco). stadio-agadir
C5-M – molto alta (marina) Strutture offshore, aree costiere con elevata salinità. eolico-mare

La corrosione è un fattore da tenere in considerazione fin dalle fase iniziali di progettazione dei manufatti, e non solo in ambito di verniciatura: il proposito ideale vorrebbe che anche il design degli articoli venga influenzato da questa particolare attenzione. Per fare qualche esempio, per facilitare la verniciatura protettiva sarebbe bene evitare spigoli e bave, capire come favorire il possibile drenaggio dei liquidi, favorire l’accessibilità degli operatori per operazioni di manutenzione e controllo, mentre le applicazioni di saldatura devono essere svolte senza imperfezioni.

 

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Corrosività molto alta ed elevata salinità: il ciclo di verniciatura protettiva C5-M

Tra tutti i casi sovraesposti, il più sfidante è rappresentato dal C5-M, che rappresenta una classificazione molto alta in un ambiente prevalentemente salino. I cicli di verniciatura anticorrosivi sono descritti nella norma ISO 12944-5:2019, che tratta dei tipi di pitture e verniciatura di uso più comune per la protezione delle strutture di acciaio dall’ossidazione.

 

Il nostro ciclo assicura la massima resistenza alla salinità, facendo sì che gli articoli e i particolari che si trovino ad operare in mare o nelle zone costiere siano sempre protetti contro gli agenti esterni, che in quelle condizioni possono pesantemente intaccare la superficie e la composizione dei manufatti. Ignorare questi fattori può portare ad un veloce deterioramento dei prodotti, a manutenzioni costanti e impreviste e, in ultima analisi, ad un aumento complessivo dei costi di gestione.

 

Il nostro ciclo prevede l’utilizzo di sabbiatura, cicli di pretrattamento a livello chimico, cataforesi e verniciatura a polvere.

 

Le prove a cui abbiamo sottoposto il nostro ciclo protettivo hanno dato esiti confortanti, quali:

  • 1.440 ore secondo ISO 9227 (prova in nebbia salina)
  • 720 ore secondo ISO 6270 (procedura per l’esposizione ad atmosfere di acqua di condensa)

 

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